SOGNO, MA FORSE NO
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Lo spettacolo teatrale Sogno, ma forse no è un’opera di teatro drammatico ideata, elaborata e diretta dal regista Sebastiano Boschiero. Si tratta di una versione inedita tratta dalle opere in atto unico L’uomo dal fiore in bocca e Sogno (ma forse no) di Luigi Pirandello.
Attraverso l’unione di queste due opere, è stato ottenuto uno spettacolo tipico del teatro drammatico che presenta una trama nuova e un punto di vista diverso rispetto alle rappresentazioni classiche.
Una giovane ragazza si presenta ad un ricco passante e dialoga con lui sulla vita e sul tempo che scorre. Accompagna il suo dialogo con le amare note di una chitarra. Sembra infelice. Qualcosa nel suo animo vorrebbe liberarsi da una prigione invisibile.
Così la ragazza cerca rifugio nell’immaginazione, sfuggendo a quell’ombra e a quella luce che la seguono da tempo; attraverso la fantasia, descrive ciò che lei immagina sulla vita delle altre persone, sul mondo che non ha mai conosciuto e sugli eventi che devono ancora accadere.
Si lascia trasportare dalla mente sino ad addentrarsi in una situazione surreale.
Una vicenda che vede coinvolta la moglie del passante, mai conosciuta da lei, ma che prende possesso dei suoi pensieri ed occupa il suo tempo: una drammatica vicenda basata su amori celati e sentimenti infranti, nei quali la donna sembra essere in pericolo proprio da un misterioso uomo innamorato follemente di lei.
E poi il silenzio.
E’ stato tutto un sogno.
…ma forse no.
Trailer realizzato da Alessandro Bianco per il debutto nazionale dello spettacolo “Sogno, ma forse no” per la regia di Sebastiano Boschiero
Photo © by Marco Carraro Photography
L’idea che nasce per Sogno, ma forse no è quella di raccontare l’opera meno conosciuta di Luigi Pirandello attraverso l’intreccio con quella più famosa de L’uomo dal fiore in bocca; opera famosa del teatro drammatico pirandelliano.
Lo spettacolo racconta una storia drammatica e attuale, utilizzando un’interpretazione narrativa e scenografica surrealista.
I personaggi indefiniti e le ambientazioni oniriche riprendono lo stile artistico di David Lynch, da cui il regista trae ispirazione, e vengono dipinti come tratti di un quadro espressionistico.
Il dramma di una giovane ragazza viene raccontato attraverso una rappresentazione che prende vita dai suoi pensieri e dalla sua immaginazione.
Il background metafisico è rappresentato da una struttura fredda ed incompleta nella quale i personaggi si alternano tra sogno e realtà.
Nel racconto, i personaggi reali si intrecciano con personaggi immaginari.
Si riprende pertanto l’idea della società narrata da Luigi Pirandello, fatta da molte maschere e pochi volti, dove ogni vicenda è reale per chi la sta vivendo e allo stesso tempo è menzognera per chi la sta osservando.
Ragazza
Silvia Trentin
Donna
Nadia Brian
Uomo
Francesco Zanolla
Ombra
Sara Cognigni
Passante
Antonio Toniolo (voce)
Costumi
Maria Cristina Benedetto
Musiche
Silvia Trentin
Comunicazione
028 Web Projects
Video
Alessandro Bianco
Fotografie
Marco Carraro
Aiuto Regia
Sara Cognigni
Regia
Sebastiano Boschiero